Non c'è più religione

NON C'E' PIU' RELIGIONE
dal progetto "SULLE FEDI E TRA LE RELIGIONI"
con il contributo dell'Ottopermille della Chiesa Valdese
Spettacolo teatrale
debutto nazionale: 1° febbraio 2008

Progetto realizzato con il sostegno della


SULLE FEDI E TRA LE RELIGIONI
Un progetto per uno spettacolo teatrale in due tempi:
«un tempo per piangere ed un tempo per ridere».
(Ecclesiaste 3:4)
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Nonostante le previsioni di una crescente secolarizzazione della società, la scena mondiale sembra essere dominata dall’affermazione, più o meno violenta, della propria appartenenza religiosa.

Pensiamo alla ricerca di riferimenti alle radici cristiane nella costituzione europea, al fenomeno dei  neocons negli Stati Uniti, ai neo-dem di casa nostra, ai fondamentalisti islamici o alla crescita tumultuosa dell’evangelismo carismatico e delle religiosità orientali.

La trasformazione della nostra società in una realtà multiculturale a seguito dei fenomeni migratori ha velocizzato ed enfatizzato questi processi.

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In un’epoca in cui sembra crescere l’intolleranza religiosa è importante creare degli spazi in cui le differenti culture e religiosità possano esprimersi e confrontarsi liberamente. La conoscenza della fede e della cultura dell’altro è il primo passo per la creazione di una società multireligiosa e multiculturale.

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Per poter conoscere senza pregiudizi e preconcetti è necessario essere consapevoli di non essere in possesso della verità assoluta: essere disposti a mettere in discussione, senza per questo abdicarle, le proprie tradizioni, i propri credi, la propria cultura.

Esistono comunità che da sempre hanno saputo leggere la propria vicenda religiosa in chiave autocritica ed ironica.

Esiste solo lo humour ebraico o anche in abito cristiano è possibile ironizzare sulla propria religione?

Le chiese protestanti, esenti dal principio della scomunica,  hanno saputo tradurre la teologia del peccato e della grazia in uno stile di vita laico basato sulla responsabilità e aperto alla critica ed all’autocritica.

Non mancano nemmeno esempi di “umorismo religioso” in alcuni aneddoti storici del valdismo italiano.

L’avvento di Internet ha permesso a queste espressioni autocritiche di affacciarsi all’esterno della realtà Valdese.

Un attento osservatorio mediatico degli anni novanta, Il Golem di Maurizio Nicoletti su radio rai, dedicava alcune puntate allo strano fenomeno delle “indulgenze via internet”, alle “Testamentine – le mentine col versetto” e all’inginocchiatoio portatile.

Più recentemente la casa editrice Sonda di Casale Monferrato ha dedicato una delle sue guide xenofobe ai Valdesi.

La trasmissione radiofonica Fahrenait del 17 febbraio 2006 è stata centrata sulla capacità dei Valdesi di fare autoironia nel periodo delle polemiche sulle “vignette sataniche”.

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Il progetto prevede di recuperare gran parte di queste esperienze, di metterle accanto a quelle provenienti dal mondo cattolico e da quello ateo-agnostico e di presentarle attraverso uno spettacolo teatrale che utilizzi differenti forme espressive (recitazione, lettura interpretata, video, musica dal vivo,…).



L’ esperienza valdese di  “minoranza cristiana in un paese a maggioranza cristiana” può rappresentare un originale stimolo alla riflessione sul confronto interreligioso.

L’occhio autocritico sull’esperienza cattolica renderà possibile la comprensione di questa  come quella di una comunità, tra le altre, sulla strada della verità.

Ma anche la focalizzazione di alcuni stereotipi del mondo ateo-agnostico cercherà di evidenziare la tentazione di creare una religione laica che scomunica le scelte e i convincimenti non basati  sulla razionalità.



Il ritmo dello spettacolo procederà così in due tempi, uno per riflettere ed uno per ridere.



L’originalità del metodo starà nel non ridicolizzare aspetti esteriori o le diversità degli altri, ma nel tentativo di far scaturire il sorriso dall’interpretazione ironica di propri vissuti, anche attraverso l’interpretazione di brani d’autore.

In tal modo la satira avrà assolto al suo ruolo costruttivo senza cadere nell’offesa dei principi altrui.



Particolare cura sarà posta nel tradurre e comunicare ad una platea il più possibile eterogenea, i contenuti provenienti dalle diverse tradizioni.



La ricchezza del materiale a disposizione (contributi scritti, visivi e musicali) consente la creazione di una presentazione realmente multimediale capace di rendere accattivante anche alle giovani generazioni il genere teatrale.



Nella realizzazione della drammaturgia e sulla scena si affiancheranno a Sergio Velluto (autore del libro “Valdesi - Guida 
ai migliori difetti e le peggiori virtù” ed. Sonda) Cristiana Voglino (attrice professionista e cantante) e Luisella Tamietto (attrice dalla pluriennale esperienza nel teatro comico), – membri dell’associazione culturale anteScena – nell’intento di fare della propria esperienza teatrale un mezzo per comunicare i temi precedentemente esposti attraverso forme di umorismo, ma anche di riflessione, sottolineando l’importanza dell’autocritica da un lato e il rispetto del pensiero divergente dall’altro per promuovere la cultura della multireligiosità includendo in questo concetto anche il punto di vista di agnostici e atei.









Cristiana Voglino

Luisella Tamietto

Sergio Velluto





Torino, 20 febbraio 2007

 

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