«AIUTAMI A NON AVERE PAURA»
di Cristiana Voglino
Edito con il sostegno di "Fondazione Paideia"
2008 - prima edizione E.G.A. LIBRI
2009 - seconda edizione CLAUDIANA editrice
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L’idea di realizzare un libro-raccolta è nato dall’esperienza diretta a fianco dei bambini ospedalizzati e dall’incontro con un mondo di adulti che li circonda e che crede nella centralità del bambino per un’efficace relazione di aiuto.
Questo libro vuole essere un contributo al processo di umanizzazione e lo fa raccogliendo storie, aneddoti e ricordi di grandi e piccini dentro e fuori dall’ospedale infantile: tutte tracce accompagnate da disegni colorati realizzati da bimbi, segni di esperienze vissute che sottolineano come anche nel dolore loro non perdano mai il contatto con il  mondo magico. E aiutano anche noi adulti a non aver paura.
Tutto il materiale è stato utilizzato con il consenso dei collaboratori alla scrittura e nella più totale anonimia dei soggetti.

Un giorno un bambino affetto da una grave malattia, affaticato dalla quotidianità e preoccupato di dover affrontare un domani incerto, è riuscito a dire: «Aiutami a non avere paura». Questa richiesta di aiuto è risuonata profondamente dentro di me quando ho vissuto, da genitore, l’esperienza di un figlio malato e ho dovuto affrontare, a mia volta, la grande paura. Io, questa storia non avrei voluto scriverla, ma le parole hanno preso vita da sole nel dialogo con altri genitori e nell’umanità degli incontri con infermieri, medici, chirurghi, maestre ospeda- liere, psicologi, neuropsichiatri, terapisti della riabilitazione… Cristiana Voglino
Questo libro è il frutto della rete che sostiene un bambino malato e la sua famiglia per testimoniare la forza di restare adulti nella sofferenza e per dar voce al mondo magico dei bambini. Per iniziare a lavorare insieme verso una pedagogia del coraggio.

Nella vita si intrecciano emozioni di intensità molto diverse: dalle più leggere e impalpabili a quelle più forti, intense, quasi “corpose”. Conoscerle, riconoscerle e raccontarle ci può aiutare a trovare risorse indispensabili per affrontarle e viverle.
Sin dalle prime pagine questo libro ci tocca nel profondo delle emozioni e ci commuove: l’esperienza diretta dell’incontro con la malattia è un’esperienza sconvolgente, dolorosa, incomprensibile, che ci coglie impreparati. Ma questo è soprattutto un libro che parla di persone, di incontri, di relazioni: le storie dei protagonisti, grandi e piccini, sono storie che parlano a ognuno di noi.
Per la Fondazione Paideia è particolarmente significativo offrire a bambini e genitori la possibilità di raccontare e raccontarsi: con questo volume abbiamo voluto dar voce a una storia che, parlandoci di sofferenza e rabbia, paura e morte, ma anche di amicizia e affetto, coraggio e speranza, ci può aiutare a trovare ingredienti necessari per aiutarci a “non avere paura” di fronte al dolore.

Fabrizio Serra
Fondazione Paideia


Un gelato amaro e ”lappaura”


Come descrivere  il lappare quello strano gusto che è la malattia ia ia o? Le favole sono strette, la realtà troppo larga, i consigli stonati, la scienza non basta da sola, la speranza va bene, ma il bene va meglio .
Un volo pindarico, ma un bel volo:  “volar” bene alla malattia, parlarle, metterla a tua agio, chiederle che ti racconti come la puoi guarire ma soprattutto curare.
Se ti prendi cura del malessere, cominci a star meglio, e mentre chiacchierate c’è più  tempo per  sciogliere il gelato della paura, e lei non proverà più nessun gusto!
Provare per riuscire (astenersi scettici, pessimisti o solo realisti)

ALESSANDRO BERGONZONI